Stati Uniti d’America: la sostituzione del Vice Presidente

Sono nato il 17 aprile del 1944.
A quel momento, Presidente degli Stati Uniti d’America era Franklin Delano Roosevelt.
Vice, Harry Truman.
Il 12 aprile del 1945, F. D. R. muore e il Missouriano gli succede nella carica.
Fino alle successive elezioni, meglio, fino all’Insediamento in data 20 gennaio 1949, gli USA in luogo e vece di Truman non hanno avuto un Vice Presidente.
Nessuno subentrò a Truman.
Questo perché, da sempre a fino all’Emendamento (il Venticinquesimo) in materia del 1967, la Carta Costituzionale vergata e le modifiche emendamentarie seguenti non avevano previsto che il Vicario, se subentrato, deceduto o dimissionario potesse essere sostituito.
Così, era accaduto quando John Tyler, Millard Fillmore, Andrew Jackson, Chester Arthur, Theodore Roosevelt, Calvin Coolidge prima del Missouriano erano diventati Presidenti e così accadde dopo di lui con Lyndon Johnson.
D’altra parte e allo stesso modo, i Vice Presidenti George Clinton, Elbridge Gerry, John Calhoun, Wlliam Rufus King, Henry Wilson, Thomas Hendricks, Garret Hobart e James Sherman (tutti, escluso Calhoun che si era dimesso, morti in esercizio del mandato) non erano a loro volta stati sostituiti.
È pertanto Gerald Ford nel 1974 il primo Vice che viene nominato in luogo di un altro (il citato Spiro Agnew, nel caso per dimissioni) secondo la novella disposizione (il caso vorrà poi che per lo stesso motivo arrivi alla Casa Bianca, unico Capo dello Stato USA pertanto mai eletto a nessuno dei due incarichi ricoperti).
L’iter (che in seguito lo stesso Ford seguirà per nominare Nelson Rockfeller suo Vice una volta insediato come Presidente) prevede la scelta del nominativo ad opera del Capo dello Stato e la ratifica a maggioranza da parte dei due rami del Congresso in votazioni separate Camera per Camera.